Una pianta imponente, maestosa e ricca di storia. Semplicemente unica. Una pianta che può vivere fino a oltre tre secoli, regalando bellezza e prodotti inimitabili. Parliamo della quercia da sughero, vera e propria meraviglia del Mediterraneo.
Ma quali sono le peculiarità che la contraddistinguono? Come viene trattata e lavorata? Qual è il suo ciclo di produzione? Non perdiamo altro tempo e andiamo insieme alla scoperta di questa meravigliosa pianta. Sarà un viaggio colmo di fascino e tradizione.
Quercia da sughero: ecco le caratteristiche della pianta
Caratterizzata da una splendida chioma globosa, la quercia da sughero può crescere sino a raggiungere i 20 metri di altezza. In particolare, essa presenta un tronco sinuoso, diviso e biforcato, con un diametro anche di un metro e mezzo. I rami di questa meraviglia, invece, si presentano tortuosi e curvilinei. Per quanto riguarda la corteccia, essa è sugherosa e a solchi profondi, contraddistinta da un colore giallo-bruno. Se priva di sughero, diversamente, la quercia presenta un colore rosso. Le foglie, infine, che hanno la classica forma ovale acuta, sono coriacee, distinte da un margine spesso revoluto, denti mucronati e da una pagina inferiore grigiastra.
Una pianta secolare che predilige il clima temperato e piovoso, capace di affondare le proprie radici in profondità insospettabili, resistente alla siccità e anche agli incendi, grazie alle straordinarie proprietà protettive del sughero.
Dove si trova maggiormente?
Dopo aver descritto le principali caratteristiche della pianta, non ci resta che analizzare, nel dettaglio, i luoghi in cui essa prospera. In generale, la diffusione della quercia da sughero è limitata alla zona occidentale del mediterraneo. In particolare, è presente maggiormente:
- Nella penisola Iberica
- Nella Francia meridionale
- Nei paesi del Magreb
- E ovviamente in varie zone d’Italia, compresa la nostra meravigliosa Sardegna.
Nello specifico, la penisola iberica ospita ben il 56% delle sugherete mondiali, con il Portogallo che risulta essere il maggior produttore in assoluto.
Quercia da sughero: un meraviglioso ciclo di produzione
La quercia da sughero è fondamentalmente un albero da frutto. Questo perché essa è in grado di produrre delle ghiande che, maturando in autunno, posso essere seminate per dar vita ad altre piccole sugherete.
In questo senso, una giovane sughereta, per non compromettere la qualità del sughero, non dovrà mai essere troppo fitta. Anzi. Al contrario, essa dovrà essere sfoltita con cura, diserbata parzialmente, decespugliata e zappata.
La demaschiatura, invece, ovvero la prima asportazione del cilindro esterno suberoso della sughera, non può essere effettuata prima che quest’ultima abbia raggiunto i 18 anni di età, un’altezza di 1,30m e una circonferenza di 60 cm.
Una volta raggiunti questi requisiti, dalla prima estrazione si ottiene il cosiddetto sughero maschio o sugherone, generalmente poco pregiato. Da questo momento, sarà necessario aspettare altri dieci anni prima della successiva estrazione, durante la quale si otterrà invece il sughero femmina, chiamato anche sughero gentile o di riproduzione.
Nonostante i grossissimi passi avanti compiuti dalla tecnologia e dall’innovazione, ancora non esiste un macchinario capace di sostituire gli antichi scorzini, in gallurese Li Bucadori. Per questo, tutt’oggi si continua ad estrarre il sughero attraverso gli stessi sistemi utilizzati fin dal 1800.
Dopo essere estratto, infine, il sughero viene lasciato all’aperto, nei cortili degli opifici, per almeno 6 mesi. Successivamente, per essere pronto alla lavorazione, esso viene bollito ad una temperatura di 120°. Da qui in poi, i prodotti ottenibili sono davvero tanti, tutti caratterizzati da numerosi benefici e proprietà inimitabili.
Il sughero: l’anima di Sadenda
Abbiamo appena visto tutti gli step che caratterizzano la lavorazione della quercia da sughero. Ma cosa si intende realmente per sughero? Perché si tratta di un materiale straordinario?
Il sughero è un meraviglioso tessuto secondario, un composto leggero e compatto, costituito dall’insieme di cellule morte unite tra loro. Un materiale ideale per innumerevoli applicazioni, super resistente alle intemperie, immarcescibile, impermeabile ai liquidi e ai gas, isolante ed ignifugo.
Ecco perché la chiave dell’unicità di Sadenda risiede proprio nel meraviglioso materiale che la caratterizza: il sughero.
Sadenda è un prodotto unico, nato più di 30 anni fa, divenuto presto un’ottima soluzione di design dal carattere originale, elegante e inconfondibile. Un prodotto dall’anima affascinante, capace di raccontare la storia della Sardegna e del suo straordinario artigianato.
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