Lo stretto legame tra il sughero e la tradizione sarda risale fin dall’antica età nuragica. Da quel momento in poi, il resto della storia lo conosciamo tutti. Souvenir, pezzi d’arredamento, pannelli isolanti e persino il tappo di una deliziosa bottiglia di Cannonau. Nonostante il quasi totale monopolio della plastica, il sughero sardo rimane un materiale naturale sempre amato ed apprezzato, dalle proprietà e dai benefici straordinari.
Ma quali sono le zone della Sardegna in cui prospera maggiormente il sughero? E come viene utilizzato nel mondo?
Non perdiamo altro tempo e partiamo subito in questo viaggio affascinante che ci guiderà tra la secolare cultura sarda, mista al valore unico ed inimitabile di questo materiale senza pari.
Sughero sardo: un materiale prezioso per la nostra isola
Il sughero è un meraviglioso tessuto secondario, estremamente traspirante, leggero e compatto. Ricavato dalla cosiddetta quercia da sughero, la Quercus suber, parliamo di un materiale ideale per innumerevoli applicazioni, super resistente alle intemperie, immarcescibile, impermeabile ai liquidi e ai gas, isolante ed ignifugo. Insomma, un piccolo tesoretto naturale e 100% ecosostenibile.
In Sardegna, in particolare, esistono numerosi boschi di sugherete sparsi nell’isola, concentrati soprattutto nella parte centro-settentrionale. I comuni ai piedi del Monte Limbara, ad esempio, sono quelli che godono maggiormente di questo dono naturale. Tra i tanti, è doveroso citare Calangianus, Tempio, Sant’Antonio di Gallura, la nostra Berchidda, arrivando sino ad Alà dei Sardi e Buddusò.
Tutti paesi più o meno estesi, nei quali spiccano diversi laboratori artigianali del settore, capaci di ricoprire il ruolo da protagonista nella preziosa economia locale. Dai classici tappi di sughero, apprezzati e amati ovunque, fino a oggetti e soluzioni molto più originali ed innovative. La creatività legata al mondo del sughero non vuole certo porsi alcun limite.
Ma procediamo con ordine.
Come viene utilizzato nel mondo?
Se nella nostra isola, sin dai tempi antichi, il sughero è stato sfruttato per realizzare piatti, ciotole e utensili d’uso domestico, oggi gli utilizzi sono molto più numerosi. Oltre i classici tappi da bottiglia, infatti, questo materiale viene usato per:
- Tipici souvenir
- Originali pezzi d’arredamento e design
- Produzioni di pelletteria
- Articoli di edilizia e architettura
- Carte da parati particolari
- E persino abbigliamento
Nell’edilizia, ad esempio, il sughero contribuisce alla coibentazione delle abitazioni, dando vita a straordinari pannelli utili per l’isolamento termico e acustico. Nel design green, invece, è alla base della realizzazione di meravigliosi pezzi d’arredamento, quali sedie, sgabelli, sedie, lampade e molto altro ancora. Prodotti unici ed originali, capaci di combinare il puro gusto estetico all’impegno per la salvaguardia dell’ambiente. E in questo senso, noi della famiglia Achenza lo sappiamo molto bene.
Sughero sardo: la vera anima di Sadenda
Il nostro amore per il sughero è iniziato fin dall’inizio, attraverso la creazione di tappi di alta qualità. Ma grazie all’estro artistico e creativo che da sempre ci accomuna, abbiamo deciso di investire ore e passione nello studio e nella realizzazione di prodotti alternativi ed eleganti, come la nostra innovativa tenda. È proprio così che è nata Sadenda.
A partire dal sughero estratto nel cuore del Logudoro sardo, Sadenda è un prodotto unico, disegnato più di 30 anni fa, divenuto presto un’ottima soluzione di design dal carattere originale, elegante e inconfondibile. Un prodotto dall’anima affascinante, capace di raccontare la storia della Sardegna e del suo straordinario artigianato.
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