Pubblicato il: Dicembre162022

Oidio della quercia: una malattia diffusa e infestante 

L’oidio della quercia è tra le malattie più comuni che colpiscono le querce da sughero di tutto il continente europeo. In sostanza, si tratta di tre diverse specie di funghi del genere ascomiceti, molto simili tra di loro, introdotte dall’Asia in modo indipendente l’una dall’altra. 

Utilizzando un linguaggio più tecnico, parliamo di una malattia trofica delle piante, conosciuta anche come mal bianco. Non a caso, il termine inglese è powdery mildew, ossia muffa polverosa. Questo termine, infatti, è collegato al suo aspetto e la sua consistenza bianca, simile alla polvere di borotalco.

Vuoi scoprire qualcosa in più su questa strana malattia? Continua a leggere questo articolo.

Le caratteristiche 

Dal momento in cui la pianta di quercia viene colpita dall’oidio, i sintomi sono subito evidenti. Infatti, nelle piante maggiormente intaccate ciò è visibile anche da lontano a causa del colore bianco delle chiome

In questo senso, altri segni evidenti sono dati da: 

  • Macchie marroni: 
  • Deformazioni o accartocciamenti delle foglie; 
  • Caduta del fogliame; 
  • Morte dei germogli. 

Tuttavia, questa malattia colpisce soprattutto le querce giovani, in quanto durante la crescita sono più deboli. Non a caso, i germogli infestati possono direttamente seccarsi.  

Caratteristiche della malattia
Fonte: www.waldwissen.net

Tipi di oidio della quercia 

Chiaramente, come per tutte le malattie delle piante, anche in questo caso lo oidio della quercia si distingue per tipologie. Difatti, non è colpisce tutte le piante allo stesso modo, anzi. 

In questo paragrafo, analizziamo tre differenti tipi di oidio

Erysiphe Alphitoides  

L’ Erysiphe Alphitoides è un oidio della quercia molto comune nelle specie autoctone ed è spesso caratterizzato da un evidente patina bianca dalla consistenza farinosa. 

La stessa patina ricopre le superfici fogliari superiore e inferiore delle foglie di quercia, deformate in età giovanile. 

Invece, in autunno sono visibili i casmoteici, ossia corpi fruttiferi sessuati visibili sotto forma di punti neri. 

Pertanto, durante il periodo vegetativo, tra maggio e novembre, le foglie di quercia sono infestate. 

Foglie malate con polvere bianca
Fonte: www.waldwissen.net

Erysiphe Hypophylla 

L’Erysiphe Hypophylla è piuttosto simile alla precedente tipologia. Per cui, non è un caso se entrambe le malattie colpiscano la stessa foglia. 

La differenza fra le due è che l’Hipophylla oltre a generare un apparato vegetativo più tenue sulla parte inferiore della foglia, non le deforma. 

Inoltre, le foglie malate sono quasi sempre colpite solo a partire dall’autunno. 

Oidio della quercia su Erysiphe Hypophylla 
Fonte: www.waldwissen.net

Erysiphe Quercicola  

Infine, la specie in questione è stata riscontrata per la primissima volta in Giappone, nel 2017. Successivamente, non è trascorso molto tempo ed è stata ritrovata anche nel continente europeo. 

Comunque, si può differenziare dall’Alphitoides solo per mezzo di studi e metodi genetici. Non è certamente un caso che, prima della scoperta molecolare, la sua esistenza era totalmente sconosciuta agli uomini.  

Il ciclo di vita dell’oidio della quercia 

L’oidio della quercia segue un ciclo di vita preciso. Vediamolo passo dopo passo. 

  1. Nel periodo primaverile le cellule riproduttrici aggrediscono le giovani foglie di quercia, assai fragili. 
  1. La superficie della foglia viene ricoperta da un fungo superficiale bianco ovattato, il quale creerà una riproduzione grazie ai conidi. 
  1. In seguito, i nutrienti delle foglie di quercia vengono assorbiti a causa di austori, ossia delle estroflessioni che entrano all’interno delle cellule fogliari. 

Le zone di diffusione 

Non si sa ancora molto sulla reale origine dell’oidio della quercia, nonostante sia diffuso in tutto il mondo. Tuttavia, si deduce che l’Asia sia il continente introduttore della specie in Europa. Infatti, l’oidio di quercia è diffuso ormai in diverse e numerose aree di distribuzione europee. 

Ad ogni modo, la specie più diffusa nel continente europeo è l’alphitoides, in quanto è capace di adattarsi ad ogni condizione climatica e geografica. All’opposto, l’ipofila si trova maggiormente nell’Europa centrale e settentrionale poiché predilige climi più freddi. Va da sé che questa specie di oidio è rara a causa della sua infestazione poco appariscente. 

In conclusione, la E.Quercicola è amante delle temperature calde, ragion per cui è diffusa nell’Europa Meridionale

Oidio della quercia

Oidio della quercia: pericoli e rimedi

Le querce mediterranee gestiscono molto bene le infestazioni di oidio, tanto da non rappresentare una vera e propria minaccia per i nostri querceti. 

Nonostante ciò, le querce malate accusano di una minore possibilità di fotosintesi e conservazione delle sostanze di riserva. Dunque, è bene specificare che l’oidio della quercia trova ampio terreno fertile in tre particolari situazioni: 

  • Nei boschi cedui. Qui, le querce sono già deboli a causa dei tagli di ceduazione; 
  • In secondo luogo, nei vivai forestali e ambienti boschivi giovani; 
  • La combinazione tra periodi di siccità o gelo con infestazione di parassiti. Tale condizione favorisce la mortalità delle querce adulte. 

Ma non scoraggiamoci. L’oidio di quercia può essere combattuto con l’utilizzo di appositi prodotti fungicidi. Attenzione però. L’impiego di fungicidi nelle zone boschive soggette a tagli di ringiovanimento è severamente vietato dall’Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici.  

In sintesi, il nostro consiglio è quello di ricorrere a metodi naturali, senza impattare negativamente l’ambiente e l’ecosistema. Un esempio? Rimuovere il fogliame durante l’autunno e, di conseguenza, anche i casmoteci. 

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