Pubblicato il: Giugno142022

La quercia da sughero: qual è il suo valore ambientale?

Negli ultimi, la società, le amministrazioni e le popolazioni mondiali si stanno interessando sempre di più alla salvaguardia delle aree naturali ed ecologiche, investendo consistenti rilevanti proventi economici. In Sardegna, la quercia da sughero ha un valore ambientale fondamentale.


Oltre a rappresentare un’importante materia prima, i querceti sono anche produttori di ossigeno e protagonisti del panorama ambientale, ponendo una particolare rilevanza nella tutela dell’ecosistema e della stabilità idrogeologica.


Ragion per cui, non si può considerare l’importanza dell’albero da quercia solo da un punto di vista produttivo e commerciale, ma è indispensabile che la valutazione sia svolta anche dal punto di vista paesaggistico.
Il loro prestigio è così importante che ormai risulta essenziale comprendere il tipo di valore che la popolazione gli assegna, così da poter motivare anche i considerevoli costi che la loro custodia esige.

Non ci resta che scoprire e approfondire insieme quale ruolo fondamentale svolge la quercia da sughero in Sardegna.

Non perdiamo altro tempo, iniziamo subito!

L’importanza della quercia nell’ecosistema sardo e nell’economia regionale


La quercia, o nello specifico Quercus Suber L., ricopre la maggior parte delle aree e dei paesaggi della Sardegna. È presente, suppergiù, su 90.000 ha, equivalente al 90% delle sugherete italiane.
L’habitat delle piante da sughero si alterna ad ambientazioni totalmente incontaminate ad altre in cui sono presenti distinte specie arboree. Questa varietà ambientale permette la conservazione di parecchi endemismi faunistici e floristici.
Inoltre, la stragrande maggioranza dei querceti sardi vengono impiegati come territorio di pascolo.
Potrebbe sembrare una scelta ambigua, ma c’è una spiegazione dietro questa scelta. La gestione del bestiame in queste aree comporta una configurazione agro-silvo-pastorale portatrice di svariati benefici economici sia per l’allevamento che per l’estrazione del sughero.
L’economia e la storia della Sardegna sono particolarmente influenzati dalla presenza delle sugherete. La Gallura, in particolar modo, vanta di una consistente economia ruotante intorno alla produzione del sughero. Le zone di Aggius, Berchidda, Bortigiadas, Calangianus, Luras, Monti e Tempio Pausania sono le aree in cui il valore annuale di produzione sfiora € 100 milioni.
Ponendo il focus su una visione regionale più completa, i dati evidenziano che il settore del sughero ha un’incidenza totale del 2,7%.

Albero di quercia in territorio sardo

Quercia da sughero: il problema degli incendi


Ma, in mezzo a tanti fattori positivi ce n’è uno negativo che, con l’arrivo dell’estate, preoccupa gravemente l’ecosistema sardo. Ogni estate, in Sardegna, vengono bruciati più di 1.200 ettari di sugherete, il cui danno si ripercuote gravemente sull’economia e sul paesaggio.
Gli incendi estivi sono, indubbiamente, la più grande calamità della “seghericoltura”, poiché ne compromettono la riproduzione e causano la desertificazione del suolo.
Per questo motivo, dopo l’incendio di un bosco di querce, è necessario intervenire in maniera tempestiva con risoluzioni colturali in modo tale da garantire un’efficace ripresa degli arbusti.
Un intervento utile per contrastare il fenomeno degli incendi è quello di effettuare periodiche manutenzioni del sottobosco, così da limitare il pericolo di incendio e frenare il suo diramarsi.
L’importanza della quercia nell’ecosistema sardo e nell’economia regionale permettono, così, di legittimare possibili investimenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Per questo motivo, la salvaguardia e il potenziamento dei querceti, in Sardegna, aggiungono un’influente beneficio economico, storico, sociale ed ambientale.

La quercia da sughero: foto dopo un incendio

Quercia da sughero: la valutazione contingente del sughero


Per stimare, in maniera idonea, il valore complessivo di un paesaggio si fa riferimento alla valutazione contingente (CVM).
Attraverso questo sistema è possibile individuare la disponibilità a pagare (DAP) della popolazione per ottenere o mantenere dei benefici ricavati dal bene protagonista della stima.
Gli studi di settore condotti hanno portato allo sviluppo di alcune linee guida cui far riferimento nelle fasi di costruzione, amministrazione e analisi dei dati al fine di ottenere risultati veritieri.
È stato richiesto ad un campione di 300 individui sardi di esporre la disponibilità a pagare annuale per la cura delle sugherete e per la valorizzazione di quelle coinvolte dagli incendi.
Il questionario è stato suddiviso in quattro macro argomenti:

  1. La prima sezione comprende i ringraziamenti verso il rispondente, il fine dell’indagine e una parte contenente i dati concernenti i sughereti e i benefici che apportano alla popolazione.
  2. Nella seconda parte sono contenute tutti i quesiti attitudinali, cioè le domande che sostengono il rispondente a comprendere l’effettivo valore che attribuiscono al bosco di sughera.
  3. La terza parte del questionario è composta dalla sezione valutativa, ossia la domanda relativa alla DAP.
  4. Nella quarta sezione sono contenute le domande socio-economiche, così da poter conoscere in maniera più approfondita i tratti distinti del campione e indicare altre variabili correlate alla DAP.
    Dopo aver fornito una panoramica generale sulla metodologia attuata per stimare la valutazione contingente si può passare all’analisi dei risultati ottenuti.

Quercia da sughero: i principali risultati della valutazione contingente

I principali risultati della valutazione contingente hanno dato una DAP media annua di 40 euro e 50 centesimi. Gli individui che hanno palesato le DAP più alte sono stati:

  • L’8% dei rispondenti sfrutta il bosco per la caccia;
  • Il 47% degli individui utilizza il bosco per raccogliere i funghi;
  • Il 5% del campione è impegnato nel settore sughericolo;
  • E infine, un altro 50% di persone è coniugato.


A seguito di questi risultati si è poi passati alla definizione della DAP regionale. È emerso che i sardi sono disposti a pagare circa € 61 milioni per la tutela della quercia da sughero.
Un risultato che lascia stupefatti. L’importo è superiore al totale della spesa a cui fa fronte, annualmente, la Regione Sardegna per la campagna antincendi.
Lo step successivo ha riguardato la stima del valore paesaggistico attribuito dai sardi alle sugherete sarde. L’esito ottenuto muta tra € 2,9 miliardi al tasso del 2% fino a € 6,4 miliardi impiegando il tasso dello 0,5%.
Dopo queste attente analisi appare chiaro come la popolazione sarda attribuisca un notevole prestigio ai boschi di sughera, ritenendoli una grande ricchezza per la popolazione, e come abbia intenzione di impegnarsi nella salvaguardia dei sughereti.

Foto del sughero estratto

Per noi di Sadenda, la quercia da sughero ha un valore inestimabile da cui prende vita la nostra tenda in sughero.

Sadenda è un prodotto unico, nato più di 30 anni fa, divenuto presto un’ottima soluzione di design dal carattere originale, elegante e inconfondibile. Un prodotto dall’anima affascinante, capace di raccontare la storia della Sardegna e del suo straordinario artigianato. 

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