Il processo di produzione di tappi in sughero inizia con l’ispezione e l’estrazione della corteccia dall’albero di quercia o raccolta del sughero, un’arte tramandata, che si svolge da maggio ad agosto, a seconda della zona.
Infatti, solo quando l’albero ha un’età compresa tra i 35 e i 40 anni, si effettua la prima estrazione in cui si ottiene il sughero giovane. Comunque, questo sughero non è adatto alla produzione di tappi in sughero, ma viene utilizzato in varie applicazioni come pavimenti o isolante per pareti.
Successivamente, tra i 9 e i 14 anni dopo, sempre a seconda della zona, si procede con la seconda estrazione in cui si ottiene, di conseguenza, il secondo sughero che, come nel caso precedente, non può essere utilizzato per la fabbricazione di tappi.
Invece, nel momento in cui l’albero ha circa 55-60 anni si ottiene la riproduzione del sughero, proveniente dalla terza estrazione, la quale ha una qualità adeguata a produrre tappi di sughero naturali. Pertanto, lo sfruttamento della quercia da sughero dura in media 200-250 anni, il che equivale a circa 14-15 estrazioni.
Ma quali sono le fasi di produzione dei tappi in sughero? Scopriamolo insieme.
Preparazione e stabilizzazione
Una volta estratto il sughero, inizia la prima selezione e preparazione al grezzo in cui è importante lavorare bene soprattutto la parte che era a contatto con il terreno. Dopodiché, si prosegue con la fase di stabilizzazione, un periodo durante il quale le tavole di sughero vengono tenute fuori dalla fabbrica prima di sottoporle alla prima bollitura. Un processo, questo, dalla durata di almeno 6 mesi.
In sintesi, è il periodo di tempo in cui la nostra materia prima ha bisogno di riposare per maturare e migliorare le sue qualità innate.
Successivamente, si procede alla bollitura – dopo un’ora e mezza di immersione – che consiste nell’immersione totale delle tavole di sughero in acqua bollente e pulita. L’obiettivo di tale operazione è pulire il sughero, estrarre le sostanze solubili, aumentarne lo spessore e migliorarne la flessibilità e l’elasticità.
Da qui si selezionano e classificano le tavole di sughero in base ai calibri e alle qualità ottimali per la produzione dei tappi in sughero.
Produzione di tappi in sughero: molatura e lavaggio
Dopo la bollitura, il sughero è sottoposto a un processo di molatura così da renderlo più flessibile, e piatto. Quindi, si dividono le lastre di sughero in sezioni trasversali e si perforano con una sgorbia per ottenere i tappi di sughero cilindrici. Una volta eseguite queste operazioni, si effettua una selezione preliminare per separare i tappi non utili per la formazione della nostra tenda in sughero, un vero e proprio pezzo di artigianato sardo.
A questo, segue la rettifica dimensionale delle estremità e lucidatura del corpo della calotta. Infine, si lavano i tappi per disinfettare e omogeneizzare i lotti.
Produzione di tappi in sughero: ispezione visiva dell’unità
Fra le ultime fasi di produzione di tappi in sughero, c’è la separazione dei tappi in classi visive con una tecnica del tutto manuale. Questo ci permette di garantire che tutti i tappi siano omogenei e rispondano alle specifiche caratteristiche per formare Sadenda.
Ogni tappo è, poi, sottoposto a una seconda e più precisa selezione da parte del nostro personale qualificato. Ciò è utile per individuare le sfumature specifiche che possono essere viste solo da più occhi.
Insomma, un processo tutt’altro che semplice e immediato, ma che allo stesso tempo dà vita alla nostra bellissima e versatile Sadenda. Vuoi scoprirne tutti i vantaggi delle tende a fili? Leggi ora l’articolo completo.