Pubblicato il: Agosto122022

Monte Limbara: cuore verde di Berchidda

Nella nostra magnifica isola, il mare incontra la montagna, i profumi si fondono e l’ambiente circostante è reso ancor più suggestivo. Acque cristalline fanno da sfondo a costoni rocciosi segnati dall’erosione di acqua e vento. Imbiancati di neve in inverno, lucenti e con diverse sfumature nel resto dell’anno. Il Monte Limbara sorge a nord-est della Sardegna, contornando la nostra Berchidda. Parliamo di settemila ettari di polmone verde, gestiti dall’agenzia regionale Forestas che lo ha ripartito in due cantieri forestali allestendovi diversi percorsi escursionistici, attrattiva per migliaia di turisti. 

Ma scopriamo insieme tutte le particolarità di questo versante.

Alla scoperta del Limbara

Rinominato dai romani Limes Balares perché delimitava il confine tra Gallura, abitata dai corsi, la zona orientale del Logudoro, popolato dai romani dei Balari, e Monteacuto, di nome di fatto.

Qui si sposò Re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II, il quale dopo il matrimonio con Adelasia – vedova del sovrano di Gallura – venne proclamato Re di Sardegna. 

Il territorio del monte include, oltre Berchidda, i comuni di Tempio PausaniaCalangianus e Oschiri.

Conformazione rocciosa del Monte Limbara

Monte Limbara e i percorsi escursionistici

Dalle valli attorno al Lago Coghinas alla costa nord-occidentale, ipanorami che circondano il Monte Limbara ti lasceranno di stucco. Tre diversi itinerari ti permetteranno di vivere questo e molto altro.

Vediamoli insieme.

  1. L’itinerario dei tafoni e i suoi 9 chilometri, tra boschi e laghetti artificiali, incontri con uccelli acquatici, pesci, mufloni e daini, inizia con la scoperta di rocce granitiche erose dagli agenti atmosferici fino all’arrivo nelle vallate meridionali. Un’altra opzione è il percorso la sommità, 12 chilometri di camminata con partenza dal giardino del Pavari – ricco di flora esotica – e arrivo a punta Balisteri – cima più alta del Limbara (1362 metri) il cui nome deriva da un latitante tempiese che vi trovò rifugio nel XVII secolo. Fortuna, solidarietà del popolo e conformazione geologica della montagna vollero che non fu mai scovato. 
  2. La vetta, inoltre, è stata base di comunicazioni NATO prima, dell’aeronautica militare dopo. Nelle immediate vicinanze sorge la chiesetta della Madonna della Neve. Altre cime ad alta quota sono BerrittaBandiera e Giugantinu.
  3. Un ultimo sentiero è la via delle acque tramite cui, percorrendo 30 chilometri, si possono raggiungere sorgenti d’acqua con benefiche proprietà oligominerali che costellano i versanti del massiccio. Nel dettaglio, sono state registrate 2 fonti e fontane in granito immerse in un panorama totalmente verde. E per un piccolo break ti potrai accomodare in aree ristoro e pic-nic.

Ma il Monte Limbara non è solo escursionismo. Anzi. Qui sono state scritte le prime righe della storia del climbing isolano, nel lontano 1921. La scelta varia dagli itinerari di arrampicata classica clean – ossia che lascia inalterata la roccia – con più di 200 metri di sviluppo fino alla salita di Monti Longu – detto anche torre Littaghjesu – una delle guglie di granito più belle della Sardegna. 

Sentiero sul Monte Limbara

Protagonista di eventi e musei

Il monte Limbara ospita, ogni anno, un evento musicale di fama internazionale: il Time in Jazz. La musica si diffonde dolcemente tra boschi, rocce e centro storico, andando a ritmo con lo scorrere del tempo. Ma non solo. Sulle pendici si può ammirare anche l’eco-museo di arte e natura Semida, un vero e proprio sentiero in cui i visitatori sono condotti in una visita tra opere d’arte inserite nell’oasi naturale. Intanto a fondo valle, nella periferia di Berchidda, si riscopre la cultura vitivinicola. Proprio qui, nella terra del vermentino e madre del rispettivo museo del vino ed enoteca regionale si rivivono gli aspetti culturali della produzione vitivinicola in Sardegna.

Flora e fauna

La Foresta demaniale del Monte Limbara è un condensato di storia, macchia mediterranea e fauna. Una passeggiata nei sentieri verdi non solo ti permetterà di ammirare fauna e flora tipica, ma ti farà persino viaggiare lungo le tradizioni sarde testimoni di insoliti ripari: l’antico stazzu. Questo rappresentava l’abitazione dei pastori in cui uomini e animali trovavano riparo dopo lunghi percorsi di transumanza

Per quanto riguarda la flora del Limbara è caratteristica della macchia mediterranea ma anche del bosco. Corbezzoli, maturi e colorati, mirto e ginepro aromatizzano l’aria e i sentieri. Il luogo ideale per ospitare una varietà faunistica di tutto rispetto. I cinghiali sono, indubbiamente, gli abitanti che registrano una più alta presenza. Al contrario, i daini registrano una minore presenza.

Mufloni e cervi, invece, introdotti per opera dell’uomo nel territorio limitrofo, arrivano fino al Limbara. 

Monte Limbara: patria delle foreste di sughero

La Riserva demaniale del Monte Limbara custodisce un prezioso gioiello naturale: le querce da sughero. Un materiale e prodotto meraviglioso, espressione dell’artigianato sardo, il quale si contende il primato di produzione con Spagna e Portogallo

L’estrazione del sughero è sinonimo di pazienza, cura e passione. I querceti, infatti, necessitano di diverso tempo per riprodurre la parte di corteccia che occorre per produrre tappi da vino, ma anche svariati oggetti d’artigianato sardo o pannelli isolanti per l’edilizia.

Foresta di sughero nel Monte Limbara

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Tu hai mai fatto una passeggiata o un escursione nel Monte Limabara? Raccontaci la tua esperienza nei commenti.

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